“Non bisogna abbassare la guardia proprio adesso che si registrano nuovi casi di peste suina africana in carcasse di cinghiali rinvenuti in territori limitrofi ai nostri. Non possiamo rischiare che la PSA torni a manifestarsi negli allevamenti, dopo che da 14 mesi in Lombardia non si registrano positività al virus nelle nostre stalle”.

Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza si rivolge alle istituzioni direttamente coinvolte nel contenimento dei cinghiali dopo che nuovi casi di selvatici infetti si sono registrati nel Piacentino e, solo qualche giorno fa, nel Pavese.

“Sono trascorsi sei mesi senza segnalazioni di cinghiali positivi alla PSA in Lombardia - precisa la Coldiretti interprovinciale -, fino al ritrovamento dell’animale infetto nella zona di Borgo Priolo, al confine con l’area metropolitana di Milano. E’ il segnale che le preoccupazioni per il diffondersi della peste suina africana non possono considerarsi superate. E’ necessario rimanere vigili per non vanificare gli sforzi fatti per tornare lentamente alla normalità negli allevamenti del territorio”.

Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza chiede alla Città Metropolitana, alle Province di Lodi e Monza, e agli enti di gestione dei Parchi, a cominciare da quello del Ticino, di continuare con sempre maggiori risorse il contenimento dei cinghiali, per eliminare la principale causa della diffusione del virus nelle campagne.

“Gli enti locali – prosegue la federazione interprovinciale – devono evitare che si ripiombi in un’emergenza che i nostri suinicoltori hanno già pagato a carissimo prezzo. Perché se da un lato gli allevatori hanno fatto investimenti importanti per assicurare livelli massimi di biosicurezza nelle loro stalle, dall’altro il problema dei selvatici è ben lungi dall’essere risolto”.

Per la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza è necessario impegnarsi con continuità nel contenimento dei cinghiali per offrire risposte concrete alle preoccupazioni degli imprenditori delle tre province dove, in base ai più recenti dati dell’Anagrafe zootecnica nazionale, ci sono 430 allevamenti con 330 mila suini.