Sono centoundici i comuni italiani nei quali domani si andrà a votare per la scelta definitiva del sindaco.
Si tratta delle realtà con oltre quindicimila abitanti dove, al primo turno delle amministrative 2017, nessuno è riuscito a raggiungere la quota del 50% più uno dei voti utili espressi. In Lombardia, sono tre i capoluoghi di provincia che dovranno riaprire i seggi per consentire agli elettori di esprimersi; si tratta di Monza, Como e Lodi.
Come noto, nel capoluogo laudense i due candidati in corsa esprimono le due tendenze prevalenti in quasi tutta la Lombardia: Sara Casanova per il centro destra e Carlo Gendarini per il centro sinistra.
Al primo, l'11 giugno scorso, Gendarini ottenne oltre 5700 preferenze, mentre la sua rivale Casanova poco più di 5100; dopo l'apparentamento con le liste guidate da Lorenzo Maggi - che aveva incamerato al primo turno oltre 2800 voti - è la candidata del centro destra a godere dei favori del pronostico finale.
Tuttavia, il risultato dipende in maniera determinante da quanti elettori si recheranno effettivamente alle urne nella giornata di domani. Già al primo turno si era registrato un forte astensionismo - oltre il 40% dei lodigiani non andò a votare -: cosa succederà domani ?
Seggi aperti alle 7.00 e chiusura alle 23.00; poi lo spoglio immediato delle schede e la designazione del sindaco per i prossimi cinque anni.
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