E' quasi pressochè definito il quadro delle candidature alla poltrona di sindaco di Lodi per le prossime amministrative.
Nel tardo pomeriggio di ieri il centro-sinistra ha ufficializzato la sua scelta, già nota da tempo: per palazzo Broletto correrà Carlo Gendarini, messo in campo da un'ampia coalizione apparentemente molto coesa nata dalle ceneri della passata amministrazione.
Il Movimento 5 Stelle, il primo a rendere noto il suo candidato, ha indicato nella persona di Massimo Casiraghi il suo cavallo di razza con il quale conquistare la poltrona amministrativa più ambìta; il suo nome, però, non è scaturito da una consultazione 'on line' come ci aveva abituato il Movimento di Grillo, ma da una più tradizionale designazione interna al movimento.
Lega Nord e Forza Italia hanno proposto quella che per ora è l'unica donna candidata a sindaco: Sara Casanova. Leghista, la sua designazione ha finito col frantumare per l'ennesima volta Forza Italia, con la discesa in campo dell'ex consigliere comunale Lorenzo Maggi, a capo di due liste civiche, in alternativa alle scelte del partito. Non solo, la coalizione originaria ha perso anche le liste civiche legate all'esperienza politica di Giuliana Cominetti ed ora Sara Casanova può contare solo sul suo partito - la Lega -, una frangia di Forza Italia, la destra costituita da Alleanza Lodigiana e da Fratelli d'Italia ed il Partito Pensionati di Domenico Ossino.
Il quadro delle candidature ufficializzate sino a questo momento si completa con Stefano Caserini, messo in campo dalla sinistra storica e dal mondo ambientalista.
La data delle amministrative non è stata ancora indicata e c'è ancora molto tempo, così, per altre sorprese a breve o a lungo termine.
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