“La proposta di disegno di legge annunciata dalla giunta regionale per regolamentare l’uso in agricoltura dei gessi di defecazione può rappresentare uno strumento utile per il futuro, ma nel presente restano da colmare i ritardi, imputabili solo alla Lombardia, nel dare seguito concreto agli impegni presi dopo le sentenze rese tra 2018 e 2019 da Tar e Consiglio di Stato a favore dei ricorsi presentati da 57 Comuni lodigiani e pavesi”.

Lo dichiara Roberta Vallacchi, segretaria provinciale del Partito Democratico, ricordando la risoluzione approvata oltre due anni fa dal Consiglio Regionale per destinare maggiori risorse ad Arpa per i controlli, rimasta ad oggi inattuata.

“Inoltre - aggiunge Stefano Uggeri, delegato all’ambiente della segreteria provinciale Pd - resta tuttora insoddisfatta la necessità di una revisione dell’elenco dei codici CER consentiti in Lombardia per il reimpiego in agricoltura dei fanghi di depurazione. Il codice CER consiste nella classificazione delle varie tipologie di rifiuti secondo gli standard stabiliti a livello europeo, allo scopo di identificare un rifiuto in base al processo produttivo da cui è originato. L’elenco di quelli che in Lombardia sono autorizzati per l’uso come ammendante agricolo è il più numeroso in Italia ed è indispensabile che la Regione ci rimetta mano, sia per un opportuno ridimensionamento, sia per una valutazione puntuale dei diversi materiali”.

“Si tratta di temi che in tutto questo tempo sono stati trascurati dalla Regione - sottolinea Vallacchi - Il Partito Democratico torna a portarli al centro del dibattito a livello territoriale anche attraverso le iniziative promosse in questi giorni nei Comuni coinvolti dalla recente vicenda giudiziaria dello sversamento su aree agricole di sostanze non conformi alla legge. Con apposite interpellanze consigliari presentate a Lodi, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo, prendendo spunto dalle ultime notizie di cronaca, si chiede infatti una puntuale verifica sulla previsione di un potenziamento dei controlli sul territorio e sulla revisione dell’elenco dei codici Cer”.

“Non si può che rilevare come ci sia voluta una iniziativa dell’autorità giudiziaria per far fare un passo avanti a Regione Lombardia - commenta Matteo Piloni, consigliere regionale Pd, a proposito della proposta di disegno di legge sui gessi di defecazione - Sfugge il motivo per cui ciò non sia avvenuto prima che si verificassero episodi gravi come quelli che hanno interessato anche il Lodigiano. Resta inoltre aperta la questione dei controlli in carico ad Arpa, su cui nulla è stato fatto. Senza l’assegnazione di maggiori risorse e più personale a quello che è un ente strumentale della Regione, le buone intenzioni rimangono inesorabilmente sulla carta. Quanto alla proposta di disegno di legge, valuteremo attentamente il testo e faremo le proposte più utili per migliorarlo, con l’obiettivo di contribuire a risolvere un problema che in Lombardia ha dimensioni rilevanti, visto che nella nostra Regione arriva una quantità di fanghi e gessi doppia rispetto a quella prodotta dai nostri depuratori”.

“Le preoccupazioni suscitate dalla notizia dello sversamento irregolare di gessi nei campi devono essere affrontate con tempestività e trasparenza di informazioni, con una presa in carico a livello territoriale ed azioni di supporto ai Comuni interessati - esorta Vallacchi - In altri territori, per esempio Brescia, la Provincia si è fatta carico di coordinare le iniziative dei Comuni, mettendo a disposizione assistenza legale e amministrativa per le iniziative di rimozione dei rifiuti. Nel Lodigiano invece tutto tace, sia da parte delle amministrazioni coinvolte, che hanno lasciato l’opinione pubblica nell’incertezza, sia parte della Provincia, che non risulta aver promosso iniziative concrete in tal senso”.