“Grazie agli stanziamenti del Decreto Rilancio in Lombardia arriveranno circa 30 milioni di euro di risorse aggiuntive per il sostegno alle disabilità, di cui oltre 20 per servizi. Si tratta di una cifra significativa ed è compito della Regione fare in fretta, coinvolgendo le associazioni, gli enti gestori ed i Comuni, per favorire un utilizzo il più mirato possibile di questi soldi ed assicurare una concreta vicinanza al mondo della disabilità, dopo i gravi disagi subiti durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19”.

Lo segnala Carlo Borghetti, Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia e componente per il gruppo consiliare Pd della Commissione Sanità e Politiche Sociali, a seguito della definitiva conversione in legge del Decreto Rilancio.

Borghetti (che mercoledì 22 luglio è atteso a Casalpusterlengo, dove visiterà l’ospedale e incontrerà i rappresentanti del Comitato “Io ci sono”) sottolinea l’importanza del sostegno che in questo modo viene garantito al mondo della disabilità “in questa fase così difficile per tutti, ma ancora di più per le persone più fragili, per le loro famiglie e per i servizi loro dedicati”.

“Difficoltà che si sono manifestate anche nel nostro territorio - ricorda Roberta Vallacchi, segretaria provinciale del Partito Democratico - e che continuano tuttora, con forti complessità operative per la ripresa dei servizi e gravi squilibri finanziari degli enti gestori, che rischiano di pregiudicare la prosecuzione di attività che sono di fondamentale importanza. Le risorse messe in campo con il Decreto Rilancio sono una prima risposta concreta al grido di allarme ed alle richieste di aiuto che si sono levate anche dal mondo della disabilità lodigiano, ma ora è essenziale che la Regione metta rapidamente in circolo queste risorse e che gli enti locali collaborino alla definizione dei fabbisogni”.

Su questo fronte l’importo messo in campo con il Decreto Rilancio ammonta a livello nazionale a circa 200 milioni di euro, di cui 90 milioni per incrementare il Fondo per le non autosufficienze (FNA), 40 milioni per il sostegno alle strutture semiresidenziali e 20 milioni per il fondo per il “Dopo di noi”.

“Il Fondo per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità è una novità - fa osservare Borghetti - Serve a garantire il riconoscimento di una indennità agli enti gestori di queste  strutture, qualunque sia la classificazione prevista dalle varie normative regionali, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, socio-occupazionale o socio-sanitario per persone con disabilità, che a causa dell’emergenza pandemica hanno affrontato e devono affrontare nuovi oneri derivanti dall’adozione di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e per gli utenti”.

“Vengono inoltre prorogati, per ulteriori 90 giorni, i diversi piani terapeutici per persone con disabilità, che includono la fornitura di ausili, protesi e prodotti necessari per la ospedalizzazione a domicilio - ricorda infine Borghetti - Molto importante è poi l’istituzione di un fondo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con una dotazione iniziale di 46 milioni di euro per il 2020, per l’aumento a 514,46 euro (equivalenti al vecchio milione di lire) delle pensioni per gli invalidi civili totali”.