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IL 'DECRETO SICUREZZA BIS' E' DISUMANO

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Giovedì 08 Agosto 2019

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Sul “Decreto sicurezza bis” ecco oggi le considerazioni di Valentina Tronconi, della segreteria del PD di Lodi. 

"Mentre Francia e Germania, su spinta dell’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati e dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni, stanno lavorando ad un accordo a cui hanno già aderito ben 14 paesi, per attivare un meccanismo di solidarietà che ripartisca le quote dei migranti tra i diversi stati europei, in Italia passa il decreto sicurezza bis, voluto dalla Lega con il sostegno degli alleati 5 stelle.

Due visioni completamente opposte su come rispondere al fenomeno migratorio: la prima civile e condivisa a livello europeo, la seconda, quella italiana, truce e disumana, anti-costituzionale e contro la convezione di Ginevra.

L’obiettivo dell’accordo preliminare lanciato da Macron che dovrebbe essere stipulato a Malta a settembre, è quello di adottare un sistema strutturale di condivisione delle responsabilità tra i paesi europei per il soccorso e il ricollocamento dei migranti soccorsi. L’obiettivo è quello di evitare che si apra un negoziato su ogni nave che soccorre migranti al largo della Libia, come avviene ormai da un anno. In concreto, significa che se in Italia approdano un certo numero di migranti, saranno redistribuiti nei paesi europei che hanno sottoscritto l’accordo. Si tratta di fatto del principio di superamento del Trattato di Dublino più volte evocato (solo a parole) da Lega e 5 stelle. Notare che l’Italia per colpa di questo governo non ha nemmeno preso parte ai lavori preliminari. Si grida “al lupo, al lupo” ma poi davanti all'opportunità di negoziare condizioni eque e vantaggiose gli attuali governanti fanno voltagabbana.

Il decreto bis, voluto da Salvini e appoggiato caldamente dai 5 stelle va in una direzione totalmente opposta. Prevede un inasprimento della pena da 150 mila euro fino a un milione di euro per il comandante di ONG o di altre navi in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane. Come sanzione aggiuntiva è previsto anche il sequestro della nave.

In altre parole nel caso in cui persone migranti si dovessero trovare in pericolo di vita nel Mediterraneo, l’Italia sceglie l’omissione di soccorso che si traduce nella morte dei migranti (uomini, donne, bambini). Sostenitori delle due parti (lega e 5 stelle) tra i commenti sui social si ritengono soddisfatti di questa misura, qualcuno adducendo: “più cibo per i pesci”. Fate voi.

Al contrario, di recente su Repubblica, l’armatore Gaspare Giarratano del motopeschereccio “Accursio Giarratano” di Sciacca che ha salvato la vita a 50 persone tra Lampedusa e Malta ha dato un segnale di umanità fortissimo al nostro paese in una fase di decadenza morale che reputiamo spaventosa. Queste le sue parole: “Possono fare tutti i decreti sicurezza che vogliono, mettere tutte le multe possibili e immaginabili, sequestrarci la barca. Noi non siamo ricchi, siamo dignitosamente pescatori e sottolineo dignitosamente. Conosciamo una sola legge, quella del mare, e non lasceremmo mai nessuno alla deriva. Lo facciamo perché siamo uomini”.

Dice bene Giarratano, lo facciamo perché siamo umani.

Invitiamo i cittadini di Lodi a fare una riflessione su questo tema. Il decreto sicurezza ha prodotto 18.000 clandestini in più nel nostro paese senza alcuna possibilità di regolarizzarsi. La politica dei rimpatri è diventata ancora più inefficace rispetto al governo precedente (fonte: i dati del Viminale) semplicemente perché questo governo oltre alla propaganda non ha la capacità di fare accordi con i paesi di origine. Sia ben chiaro: niente accordi con i paesi di origine, niente rimpatri, molto semplice. E ora cosa facciamo? Rincariamo la dose di questa misura inefficace multando e sequestrando le navi di ONG o di pescherecci che salavano vite umane. Pensate che questo accordo basterà per scoraggiare i soccorritori del mare? No, si aprirà ogni volta una discussione, caso per caso, come succede da un anno.

Non sarebbe utile e umano per tutti, se questa Italia di “bulli” abbassasse i muscoli e semplicemente negoziasse con Francia e Germania e gli altri 14 stati europei una nuova politica condivisa che redistribuisca il numero dei migranti per quote “nella maniera più rapida possibile”, una volta registrati nei paesi di approdo come richiesto da Macron e Mekel? Così facendo eviteremmo che si apra un negoziato su ogni nave che soccorre migranti e sbarca in Italia, con l’unico e miserabile risultato di inasprire i commenti sui social e di polarizzare pericolosamente la nostra società".

 

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