La Regione Lombardia ha approvato oggi una delibera in ambito sanitario con cui interviene, tra l'altro, sulle cure domiciliari e palliative ma, contrariamente a quanto annunciato dall'assessore regionale al welfare Giulio Gallera pochi giorni fa, non stanzia le risorse attese dal lodigiano.

Lo denuncia la consigliera regionale Patrizia Baffi, che aveva incalzato l'assessorato su questo tema.

A fronte di un “buco” di 200 mila euro maturato per il 2017 dagli enti erogatori (Fondazione Santa Chiara di Lodi, Azienda speciale di Servizi di Casale, Il Mosaico di Lodi e la Cooperativa Coesistenza di Sant'Angelo) Gallera aveva rassicurato annunciando un intervento, già oggi in giunta, per coprire il 70% del disavanzo. Il meccanismo sarebbe stato quello della ripartizione delle risorse non utilizzate dagli altri enti gestori della Regione a vantaggio delle strutture che hanno superato il budget.

Il problema, infatti, non è solo della provincia di Lodi, ma di tutto il territorio lombardo. La ripartizione promessa, però, non è nella delibera, mentre c'è l'impegno a rivedere nel segno di una maggior flessibilità la gestione dei budget trimestrali a partire dal secondo trimestre 2018.

“La delibera regionale approvata oggi non risponde alla promessa di coprire almeno parzialmente il buco del 2017 – dichiara Baffi -. Le strutture, che hanno effettuato le prestazioni domiciliari su autorizzazione dall'ATS, senza ulteriori interventi della Regione, non le vedranno rimborsate. Il mancato pagamento delle prestazioni è un problema serio che la Regione deve affrontare. L'introduzione di maggiore flessibilità è certamente positiva ma non risolutiva.”