La vertenza Flexotecnica di Tavazzano con Villavesco è arrivata alla Camera con un’interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali a prima firma di Lorenzo Guerini del Partito Democratico e cofirmataria Valentina Barzotti del Movimento 5 Stelle.
Un atto che segna una tappa importante per questa azienda per la quale, come si legge nell’interrogazione, “dal 2021 sono emerse una serie di difficoltà finanziarie che hanno portato la società dapprima a richiedere l'accesso alla cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi dovuta alla cessazione di attività e da ultimo nel gennaio 2025, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 24 dipendenti su circa 48 occupati, a causa di una grave crisi di bilancio”.
La gestione degli esuberi portata al tavolo delle trattative con i sindacati è stata da subito ritenuta inaccettabile; infatti, le offerte si limitavano ad un incentivo all'uscita pari a una settimana di salario per ogni anno lavorato e la possibilità di ricollocazione per quattro lavoratori in Germania presso la sede principale. Si ritiene che sia necessaria garantire l'accesso agli ammortizzatori sociali richiedendo l'attivazione della CIG per i lavoratori, ponendo particolare attenzione alla possibilità così facendo di accompagnare al pensionamento una parte dei coinvolti, permettendo allo stesso tempo anche maggiori tempi per la ricollocazione professionale degli altri. I lavoratori appartenenti alle categorie protette, meritano una ricollocazione che sia rispettosa delle loro possibilità e della loro dignità e inoltre occorre ristabilire un modello di relazioni industriali basato sul reciproco riconoscimento delle parti e su un dialogo che sia costruttivo, con obiettivo la riduzione dell'impatto su lavoratori e famiglie e la tutela dei livelli occupazionali
L’interrogazione presentata al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali chiede quindi “quali tempestive e opportune iniziative i ministri interrogati intendano assumere, per quanto di competenza, al fine di convocare un tavolo istituzionale di confronto con le parti, con l'obiettivo di scongiurare i licenziamenti e di attivare tutti gli strumenti utili per tutelare i lavoratori durante la fase di ristrutturazione aziendale e richiedere all'azienda di avanzare un nuovo piano industriale salvaguardando gli attuali livelli occupazionali della sede di Tavazzano”.
La Flexotecnica, fondata nel 1979 e con inizio produttivo nel 1980 e specializzata nella costruzione di macchine rotative per la stampa flessografica, ha rapidamente guadagnato una solida reputazione nel settore, esportando l'85% della produzione all'estero, con mercati principali in Oriente e negli Stati Uniti. Nel 2013, è stata acquisita dalla tedesca Koenig & Bauer AG, leader mondiale nella produzione di macchine da stampa, con l'obiettivo di espandere la propria presenza nel settore del packaging flessibile. Attualmente questa azienda, la cui sede operativa è a Tavazzano in provincia di Lodi, sviluppa, assembla, vende e fornisce assistenza per moderne rotative flessografiche utilizzate per la stampa su carta, plastica e altri materiali da imballaggio flessibili.
“Si tratta dell’ennesima operazione di smantellamento di siti produttivi nel lodigiano” dichiara Andrea Ferrari, segretario provinciale del PD, “che coinvolge lavoratori e famiglie senza alcuna soluzione accettabile. Siamo preoccupati che il nostro territorio sia abbandonato dalle imprese produttive e i lavoratori lasciati senza alternative e senza proposte. L’interessamento del Governo potrebbe portare a soluzioni percorribili per garantire un futuro a questi lavoratori e alle loro famiglie senza impoverire il lodigiano” conclude il segretario provinciale PD.
"L'audizione che ho richiesto per la Flexotecnica alla Commissione Attività produttive del consiglio regionale è stata fissata il 27 marzo” fa sapere Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd. A questo appuntamento sono state invitate le rappresentanze dell’azienda Koenig & Bauer – Flexotecnica spa, i referenti del sindacato Fiom Cgil, le rappresentanze degli enti locali coinvolti, ovvero la Provincia di Lodi e il Comune di Tavazzano con Villavesco. “Ritengo importante che dopo l’audizione per la nostra azienda si apra un percorso di ascolto e confronto al tavolo per le crisi aziendali di Regione Lombardia” conclude Roberta Vallacchi.
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