Assessore alla cultura a Lodi o a Belluno ? 

"Non posso andare certo tutti i giorni a mangiare maccheroni a Belluno!".

Assessore di centro destra o di centro sinistra ?

"Certe dinamiche politiche possono ancora avere un senso a livello nazionale, a livello locale contano i progetti e le persone che intendono realizzarli".

E' stato chiaro oggi pomeriggio, a Lodi, Philippe Daverio, assessore alla cultura 'in pectore' per la coalizione di centro sinistra guidata da Carlo Gendarini, rispondendo - nel cortile interno del Caffè Letterario di via Fanfulla - alle due questioni che nelle ultime ore avevano suscitato più di una perplessità non solo nel Lodigiano. A Belluno, come in decine di altre località del Bel Paese dove viene invitato, Daverio fornirà consulenze, "delle quali vivo", a Lodi cercherà di indirizzare le scelte di politica culturale della giunta Gendarini, qualora il candidato del centro sinistra dovesse vincere il ballottaggio con la candidata del centro destra, Sara Casanova.

A cosa pensa, in particolare, Daverio per Lodi ? "Ad un piccolo, ma significativo laboratorio di cultura" in grado di aprire nuovi orizzonti alla città.

L'impegno più immediato ? Dare corpo e anima "al museo, non solo alle mura ma ai progetti che possono trovare attuazione al suo interno". Ecco allora un'idea: "perchè non fare un museo vicino alla tradizione di una città legata al suo fiume, come un 'museo del pesce di acqua dolce' ?".

Intanto, c'è da pensare anche agli oltre duemila tra studenti e docenti che affluiranno nei prossimi mesi alla facoltà di veterinaria, destinata a trasferirsi da Milano a Lodi: "rappresentano un problema oppure una opportunità per la città ?"; per Daverio sono una grande occasione per proiettare Lodi fuori dai suoi stretti confini culturali.

Occorrerà allora pensare a progetti culturali che li coinvolgano direttamente, aprendo la porta anche alle loro influenze.

Forte identità, ma anche forte apertura: sembrano queste le linee di indirizzo per la cultura a Lodi targata Daverio.