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MORIA DI API: REGIONE POCO CORAGGIOSA

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Lunedì 02 Novembre 2020

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Regione Lombardia ha risposto all’interrogazione del M5S Lombardia sulla moria di api.

“Quello che è emerso”, spiega il consigliere regionale Marco Degli Angeli,  preoccupa non poco”. 

Secondo quanto asserito da Regione, infatti, il personale veterinario delle ATS interessate avrebbe effettuato accurati sopralluoghi presso gli apiari interessanti e, in due realtà, sarebbe stata trovata una stretta correlazione tra la moria di api e l’utilizzo di fitosanitari sul mais durante il periodo di fioritura.

Questi prodotti non sono vietati, ma le indicazioni per usarli parlano chiaro: “Per proteggere le api e gli altri insetti impollinatori non effettuare i trattamenti né in prossimità della fioritura né in immediata prefioritura (almeno 2 gg prima)”.

“Quello a cui abbiamo assistito, la moria di milioni di api, rappresenta un fenomeno molto grave e dannoso per l’ambiente. Proprio quando regione Lombardia - aggiunge Degli Angeli - si è definita la sola regione in Italia ad avere avuto un approccio scientifico, atto a caratterizzare il rischio derivante dall'impiego dei prodotti fitosanitari, com’è possibile che delle realtà agricole non abbiano rispettato le indicazioni presenti sull’etichetta del prodotto. Le api stanno scomparendo e dipende solo da noi e da una politica davvero attenta all’ambiente che questo non avvenga”.

Il fenomeno ha poi anche diversi risvolti preoccupanti: secondo gli esami effettuati presso il laboratorio chimico dell'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna, sono stati individuate sostanze chimiche (Chlorantraniliprole e Indoxacarb) in quantitativi significativi non solo nelle api morte, ma anche, in minor quantità, nel polline e nel miele. In quest'ultimo in quantitativi al di sotto dei livelli residuali consentiti. 

“Regione prova a rassicuraci sostenendo che sono ancora in corso gli accertamenti documentali ed eventuali interventi sanzionatori. È bene prendere dei provvedimenti, ma i danni permangono e sono enormi. Avevo chiesto a Regione circa l’esistenza di prodotti alternativi e non dannosi, ma non è stata fornita risposta alcuna.

Per salvare le api e quindi il nostro futuro, dobbiamo adottare pratiche agricole sostenibili, proteggere la biodiversità e bandire per sempre i pesticidi dannosi per gli insetti impollinatori”, conclude Degli Angeli.

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