“Se davvero la Regione darà parere negativo al maxi-impianto agrivoltaico di Mulazzano, come ha annunciato oggi l’assessore regionale Giorgio Maione, non possiamo che esserne soddisfatti. È un risultato che il territorio chiede da tempo e che conferma le preoccupazioni che avevamo già espresso, ma con la legge attuale non può essere facilmente raggiungibile” dichiara la consigliera regionale del Pd Roberta Vallacchi.
“C’è innanzitutto una questione fondamentale da chiarire – aggiunge Vallacchi –: oggi scopriamo che la Regione qualcosa può fare, può dare un parere negativo nonostante il Governo non abbia ancora rivisto il decreto che attribuiva alle Regioni l’individuazione delle aree idonee, definito dallo stesso Maione ‘non corretto’. Dunque, di fronte a progetti invasivi, la Regione non è affatto con le mani legate, come troppo spesso ha lasciato intendere. Certo è che, proprio perché guidata dalla stessa maggioranza del Governo, dovrebbe spingere il MASE a correggere rapidamente quei decreti che ci tengono bloccati da troppo tempo”.
“Oggi come oggi – prosegue la dem – resta però il fatto che senza una normativa chiara e una pianificazione regionale, i Comuni continueranno a essere lasciati soli a fronteggiare progetti complessi e pressioni enormi. Si tratta dello stesso problema che abbiamo posto già lo scorso mese, attraverso una interrogazione a cui la giunta non ha ancora risposto. E lo stesso vale per l’audizione che avevamo chiesto a maggio e che non è mai stata calendarizzata per l’indisponibilità degli assessori Beduschi, Maione e Sertori. Un atteggiamento che dimostra totale disinteresse”.
“Apprezziamo che si dica di voler rispettare il suolo agricolo e di voler incrementare l’uso delle coperture degli edifici – osserva Vallacchi – ma quando e come si pensa di farlo, visto questo enorme ritardo accumulato dalla Regione?”
“Restano dunque ancora tutte valide le domande poste nella nostra interrogazione – prosegue –: quali azioni concrete intende mettere in campo la Giunta per sospendere gli iter autorizzativi come previsto dalla mozione approvata a luglio? Come intende sostenere i Comuni di fronte alle numerose richieste che si presentano in questo vuoto normativo? Quali rapporti ha avviato con Governo ed Europa per armonizzare i criteri e accelerare i decreti attuativi indispensabili alle Comunità Energetiche? E, soprattutto, quali misure concrete saranno adottate per favorire impianti su tetti, capannoni e aree dismesse invece che su terreni agricoli?”.
“Le parole di Maione vanno nella giusta direzione, ma evidentemente non bastano. Serve una presa di responsabilità vera: calendarizzare subito l’audizione con gli assessori competenti e dare seguito alla mozione votata in aula e aprire un confronto serio con Governo ed enti locali. Solo così – conclude Vallacchi – potremo garantire sviluppo delle rinnovabili e tutela del nostro patrimonio agricolo e paesaggistico”.
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