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PENSIAMO AD UN FUTURO SOSTENIBILE DELLA CITTÀ

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Giovedì 13 Agosto 2020

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"La presente per inserirmi nel dibattito che anima la città di Lodi, sul recupero dell’area strategica ex Consorzio Agrario in centro città. 

Sono dell’avviso che la presentazione della proposta del progetto di rigenerazione urbana per l’ambito D1 - Ex Consorzio Agrario di Lodi (nuovo supermercato), da parte della Giunta di Lodi è stata piuttosto lacunosa nel merito della stessa, e improntata invece soprattutto sull’assetto viabilistico (mobilità) dell’area centrale di Lodi, facendoci intendere che il nuovo supermercato è una opportunità per la città.

Di fatto il PII è stato presentato, ma illustrando in modo dettagliato il piano per la mobilità, con due nuove strade, cinque nuove rotonde, ampliamento del terminal bus, nuovi parcheggi e percorsi ciclabili; facendoci capire che l’insediamento del nuovo supermercato nell’area ex Consorzio Agrario di Lodi non avrà nessuna ripercussione negativa sulla città, ma al contrario con il suo insediamento la situazione attuale migliora.

Sono dell’avviso che le nuove infrastrutture presentate, sono una necessità per la città di Lodi a prescindere dal nuovo insediamento. Anzi sarebbe strategico espropriare parte dell’area all’attuale proprietà per pubblica utilità, per l’ampliamento del terminal bus, prima di definire qualsiasi nuovo Piano Integrato di Intervento.

Ho seguito le dichiarazioni della maggioranza a difesa di questo progetto, notando che tutte sono improntate su: l’attuale degrado, la cartellonistica futura, l’attrazione turistica, il negozio a due passi da casa, aggregazione di quartiere, la spesa in città e non fuori provincia, l’oasi felina, l’area sgambamento cani, spazio moderno e funzionale polo di servizi, luogo di scambio, di commercio e di inter modalità, la piantumazione di alberelli e arbusti, nuovi posti di lavoro.

A difesa del progetto non ho trattato le loro dichiarazioni sugli interventi di mobilità perché più sopra elencati e necessari per la città già allo stato attuale.

Nessun accenno è stato esplicitato al fatto che il PII stando alle indicazioni del PGT non può realizzarsi in questa area, se non dopo aver deliberato una variante urbanistica.

Si perché nell’attuale Ambito dell’ex Consorzio Agrario è previsto insediamento terziario (uffici), residenziale e servizi per la mobilità. Per insediare una media struttura commerciale è necessaria una variante e con una “motivata valutazione” da parte dell’amministrazione di Lodi.

Sono dell’avviso che il progetto si fonda sulle indicazioni e i criteri di riferimento progettuale per gli Ambiti pregressi delle trasformazioni negoziate, quindi è stato redatto un pii in linea con gli indirizzi del PGT, al fine di proteggere, valorizzate e incentivare il commercio di vicinato, pensando di realizzare una struttura commerciale di msv.

Solo che le indicazioni del PGT, per questo Ambito prevedono il commercio di vicinato legato alle funzioni che ha lo stesso e cioè: terziario, uffici, residenziale e mobilità; un bar, una tavola calda, una lavanderia o altro che potrebbe essere utile per fornire servizi agi insediamenti.

Invece, si vuole trasformare l’ambito in commerciale, con la costruzione di un fabbricato di slp commerciale di 7499 mq, ma adibita a vendita 2500 mq (nel rispetto del PGT).

I 5000 mq rimanenti sono tutti a magazzino?

Conoscete un supermercato di 2500 mq di superficie di vendita con 5000 mq di magazzino? Non esiste al mondo!

A me sembra il gioco delle tre tavolette: passa il progetto con una msv di 2500 mq, poi il resto saranno esercizi di vicinato, Galleria con negozi con sv inferiore a 250 mq.

Questo mio pensiero è avvalorato da: perché si realizza una quota di parcheggi superiore di quasi 3000 mq rispetto al fabbisogno obbligatorio di legge?

Ci si porta avanti, perché fare un parcheggio aggiuntivo non è come spostare un tavolato.

Quindi passa un progetto per una media superficie di vendita, poi la si incrementa, una volta che è fatta nessuno contesta.

Mi sembra sciocco pensare che chi ha gestito gli incontri informali per la presentazione del pii, questo non lo sappia.

Nel merito della difesa del piano da parte della maggioranza, mi trovano concorde nel pensare che l’oasi felina e l’area sgambamento dei cani possano essere migliorate.

Sull’aumento dei posti di lavoro non credo che in realtà ciò avvenga, forse fra nuovi assunti e chi perderà il lavoro (attività commerciali e indotto) ci sarà un pareggio. La maggioranza pontifica sui nuovi posti di lavoro, non condivido questo entusiasmo, perché l’attuale amministrazione ha eliminato posti di lavoro per un appalto giudicato “non genuino”, con accertata la violazione in materia di somministrazione di manodopera, condannata al pagamento di un risarcimento del danno economico e restatole la negativa macchia reputazionale.

Sul degrado dell’area, porto a conoscenza che anche l’Ambito di San Grato area ex Polenghi è nello stesso stato e non da 5 anni, ma da quasi 20; fu una scelta della Amministrazione di Lodi di modificare il PGT vigente, vincolando l’area solo a insediamenti industriali, artigianali, escludendo logistiche e commercio, che sicuramente avrebbero già acquisito l’area, questo a salvaguardia del territorio. Dovremmo esultare per l’insediamento di imprese in questa area.

Ora, invece a fronte del degrado, la logistica e il commercio di forte impatto, si vogliono addirittura portarli nel cuore della città.

Faccio mie tutte le criticità segnalate da altri lettori/cittadini su smog, rumore, viabilità, sicurezza e surplus di aree commerciali a Lodi.

Questo pii è una scelta sbagliata, una idea miope di cui non vedo francamente la necessità. La città secondo me avrebbe bisogno di ben altra opportunità di sviluppo.

Mi aspettavo che i membri di questa coalizione fossero una classe dirigente e politica all'altezza delle sfide contemporanee, impegnata a trovare le strategie migliori per intercettare le nuove opportunità di sviluppo, economico e sociale, in un quadro di rinnovate qualità ambientali e territoriali. Invece, la comunità è impegnata a dibattere - ad agosto - attorno a questa sciagurata idea di un nuovo supermercato (centro commerciale) in centro alla città.

Certo è, che su questa scelta i cittadini si stanno dividendo con i favorevoli che affermano le loro ragioni, io mi schiero con i contrari. La mia è una presa di posizione al di là degli schieramenti politici, di coscienza civica per il bene della comunità, nell’ottica di un futuro sostenibile della città a cui bisogna pensarci oggi!"

Domenico Ossino già Consigliere Comunale di Lodi

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