“L’affidamento familiare è una forma di intervento ampia e duttile che consiste nell’aiutare una famiglia ad attraversare un periodo difficile o una situazione di particolare avversità, prendendosi cura dei suoi figli attraverso un insieme di accordi collaborativi fra famiglie affidatarie e i diversi soggetti che nel territorio si occupano della cura e della protezione dei bambini e del sostegno alle famiglie". Lo ricorda la consigliera regionale del Pd, Roberta Vallacchi, che prosegue: "Tuttavia, i problemi che incontrano coloro che aderiscono a questa importante forma di sostegno sociale, ha portato a un calo di adesioni. Per questo ritengo importante che il consiglio regionale abbia approvato un mio ordine del giorno al bilancio che chiede precisi interventi in questo senso”.
Nell’ordine del giorno si chiede alla giunta regionale di destinare risorse alla promozione e al sostegno dell’affido familiare, attuando misure di promozione di campagne di sensibilizzazione e informazione sull’affidamento familiare, in collaborazione con enti locali, associazioni familiari e soggetti del Terzo settore, per favorire una maggiore diffusione della cultura dell’affido; all’organizzazione di percorsi formativi e di preparazione rivolti alle famiglie e ai singoli cittadini interessati all’accoglienza di minori in affido, con l’obiettivo di garantire competenze adeguate e consapevolezza del ruolo affidatario; all’istituzione di sportelli informativi territoriali, al fine di facilitare l’incontro tra i bisogni dei minori e le disponibilità delle famiglie con competenze certificate; all’attivazione di interventi di accompagnamento, formazione continua e supporto psicologico a favore delle famiglie affidatarie e dei minori accolti, al fine di sostenere il percorso di affido e promuovere il benessere relazionale; all’implementazione dell’affido potenziato nei casi di minori stranieri non accompagnati, promuovendo la diffusione su scala regionale delle buone prassi già sperimentate.
“In quest’ultimo caso, il modello di affido potenziato di riferimento, secondo noi, può essere quello adottato dal Comune di Cremona che prevede l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in famiglie affidatarie costituite da coloro che lo sono stati e ormai sono adulti pienamente inseriti nella società. A loro viene dato il supporto di operatori sociali e percorsi di inclusione socio-lavorativa. Una buona pratica che potrà ora essere esportata in tutta la regione”, spiega Vallacchi.
“Le famiglie affidatarie si trovano spesso ad affrontare difficoltà legate alla complessità dei bisogni dei minori accolti, provenienti da contesti familiari problematici, che richiedono cure costanti e supporto psicologico specialistico. Tuttavia, si riscontrano sia tempi di attesa troppo lunghi per l’accesso a prestazioni sanitarie e psicologiche, anche in situazioni che meriterebbero una priorità di trattamento, sia contributi economici non sempre adeguati a coprire le spese sostenute. Inoltre, è chiara una carenza di iter strutturati di accompagnamento e sostegno alla famiglia affidataria e al minore, come percorsi formativi, gruppi di auto-aiuto, supervisione e la presenza continuativa di una figura educativa di riferimento. Con questo ordine del giorno si vuole proprio rilanciare una misura molto importante che in questi anni ha perso interesse a causa delle grandi difficoltà che hanno portato a una diminuzione delle adesioni da parte delle famiglie affidatarie”, conclude la consigliera Pd.
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