"La Giustizia è una cosa seria, va trattata da persone civili, competenti in materia, autorevoli.
A proposito di queste caratteristiche, il “testimonial” della Lega a Sant’Angelo sul tema Giustizia è quanto mai inadatto e inopportuno.
Calderoli, di cui è stato annunciato l’arrivo a Sant’Angelo sabato 10 luglio per la raccolta firme sul referendum della Giustizia, nel 2019 è stato condannato a un anno e sei mesi per gli insulti razzisti all’ex ministro Cecile Kyenge (definita un “orango”): una sentenza importante, perché colse l’aggravante razziale.
A proposito di Giustizia e Legalità, è stata proprio la Lega di Sant’Angelo nel 2016 a eleggere in consiglio comunale Di Sopra, già condannato a 14 mesi per lesioni.
Stupisce l’analogia con Calderoli: il consigliere - ora in quota Fratelli d’Italia – pochi mesi fa è stato condannato per diffamazione aggravata.
Ancora una volta si è trattato di parole discriminatorie a sfondo razziale.
Da notare che, nonostante i fatti gravissimi, Lega e Fratelli d’Italia - partiti alleati nella stessa coalizione – non hanno espresso la minima presa di distanza dal consigliere in questione.
Nel centrodestra di Sant’Angelo sono questi i punti di riferimento? Esponenti e rappresentanti istituzionali – che tacciono e acconsentono - hanno evidentemente un concetto assai distorto di Giustizia e Legalità.
Il rispetto delle persone, i comportamenti civili, la condanna delle discriminazioni e della violenza (fisica e verbale) sono presupposti imprescindibili quando si vuole affrontare la Giustizia e la Legalità. Siamo fieri di essere diversi, fieri di avere ben altri punti di riferimento".
Circolo del Partito Democratico Sant’Angelo Lodigiano
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