A Lodi gazebo informativo del Partito Democratico, questa mattina, in viale Pavia.
Gli attivisti del partito hanno richiamato l'attenzione dei passanti sulla vicenda del mancato raddoppio del sottopasso ciclo-pedonale tra viale Pavia e via Nino Dall’Oro.
L'attale sottopasso è il più importante collegamento ciclopedonale tra le due metà della città separate dalla linea ferroviaria ed in particolare risulta di fondamentale importanza per gli spostamenti a piedi e in bicicletta tra San Fereolo (la più popolosa zona di Lodi) ed il centro.
Da anni si avverte l’esigenza di una riqualificazione, perché allo stato attuale è angusto e insicuro.
Si tratta di un obiettivo di grande importanza, che sarebbe a portata di mano, perché il centrosinistra aveva lasciato alla nuova amministrazione un progetto preliminare di raddoppio e messa in sicurezza già approvato e costi interamente finanziati a bilancio per 3 milioni di euro, oltre al nulla osta delle Ferrovie.
I tanti lodigiani che percorrono ogni giorno il sottopasso dovranno però aspettare ancora a lungo, perché la giunta di centrodestra ha preferito dirottare quelle risorse su altri interventi, venendo meno agli accordi con chi ha versato al Comune questi soldi (il Banco Bpm, nell’ambito del piano di intervento sull’area ex Abb) e ribaltando la lista delle priorità della città per pagare qualche “cambiale” della campagna elettorale.
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