"La maggioranza che governa la nostra Regione si è presa una bella responsabilità, decidendo di alzare le soglie sotto le quali non è più prevista la valutazione di impatto ambientale per gli impianti di biogas e biometano, vale a dire quegli impianti che utilizzano rifiuti organici provenienti da reflui di allevamento zootecnico, scarti agricoli e altre matrici organiche. Verrà in questo modo a mancare una procedura di controllo fondamentale per la tutela della popolazione e del territorio alla quale potevano partecipare gli enti locali; e ci troveremo, anche per il numero di richieste che stanno venendo avanti, in una situazione caotica e ingovernabile paragonabile a quella dei famigerati insediamenti logistici che invece si sta cercando adesso di regolamentare” così la consigliera regionale del Pd Roberta Vallacchi interviene dopo l’approvazione, ieri pomeriggio in Consiglio regionale, della seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2024, il documento omnibus attraverso il quale due volte all’anno si modificano le leggi regionali dei diversi ambiti.
“L’articolo 25 della legge votata ieri, infatti – spiega Vallacchi – va a modificare la legge regionale 5 del 2010 che norma appunto la valutazione di impatto ambientale e innalza a 500 tonnellate al giorno il limite sopra il quale è necessario questo tipo di procedura. 500 tonnellate al giorno vanno ben oltre il bisogno di un singolo allevamento, questo significa che per fare funzionare un impianto si muoveranno, ogni giorno, numerosi trattori o camion per la consegna dei rifiuti”.
“Per questo sarebbe stato necessario programmare meglio e scegliere i luoghi più idonei – aggiunge la consigliera dem – invece questa giunta regionale ci riporta indietro a grandi passi e i cittadini devono avere chiaro di chi è la responsabilità”.
“Come gruppo Pd – prosegue - abbiamo tentato invano di correggere questa stortura, chiedendo di mantenere la situazione attuale e prevedendo la valutazione per gli impianti che superano le 150 tonnellate al giorno, ma la maggioranza, nonostante tra le sue file sia emersa una posizione fortemente critica da parte di alcuni consiglieri della Lega, ha respinto ogni nostra proposta, assumendosi, lo ribadisco, una grande responsabilità”.
“Si tratta per noi di una decisione che la Regione ha preso passando sulla testa degli amministratori locali e dei cittadini e che va esattamente nella direzione opposta al principio di tutela ambientale che queste procedure sono volte a garantire” conclude Vallacchi.
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