Ripristinare tutte le province italiane.
Lo chiederanno ufficialmente i presidenti delle province al termine dell'assemblea nazionale dell'Unione delle Province, in calendario domani mattina a Roma.
La seduta è stata indetta appositamente per discutere, all’indomani dell’esito del Referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre, il futuro delle province come enti ancora esistenti nell’ordinamento istituzionale nazionale.
Da questa assise verrà prodotto l'appello, sottoscritto da tutti i presidenti di provincia, affinché il Governo cancelli da un lato i tagli previsti dall’attuazione della riforma e dall’altro metta a disposizione i 700 milioni di euro necessari per ripristinare il funzionamento di tutte le amministrazioni provinciali.
A tal proposito, il Presidente della Provincia di Lodi, Mauro Soldati, che parteciperà all’assemblea ritiene - in un comunicato diffuso oggi pomeriggio - che sia "giunto il tempo di prendere alcune decisioni a livello centrale. Il risultato del Referendum è stato chiaro: le province non sono cancellate; dunque restano e se restano devono poter funzionare al meglio, perché non è più possibile 'fare quel che si può con ciò che si ha'. Coscienziosamente si è andati oltre, selezionando le priorità e facendo leva sulle nostre sensibilità, facendo i conti con situazioni talvolta al limite della sussistenza. A questo punto non è quindi più giustificabile lo stato di incertezza in cui stiamo lavorando, sia dal punto di vista finanziario sia organizzativo. Mi aspetto molto da questo incontro e dai prossimi provvedimenti del Governo”.
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