“Regione Lombardia e Areu hanno un debito totale di 28,7 milioni di euro in rimborsi non erogati nei confronti delle associazioni di volontariato affidatarie del servizio di soccorso e trasporto sanitario di emergenza-urgenza in tutta la Lombardia. E di oltre 600mila euro in provincia di Lodi. Una situazione che si sta protraendo ormai dal 2019. Il motivo? Una pastoia burocratica che Palazzo Lombardia deve risolvere il prima possibile, senza scaricabarile su chi fornisce un servizio preziosissimo. È tempo di far tornare i conti”: lo denuncia Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, dopo la risposta a un’interrogazione dei dem fornita, nell’ultima seduta del consiglio regionale, dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso.

Oggetto della question time è stato proprio il sistema di erogazione a saldo delle spese sostenute dalle associazioni convenzionate con Areu. Convenzione che prevede un acconto del 90% anticipato e, solo successivamente, un 10%, a saldo, da riconoscere a seguito di una dettagliata rendicontazione.

“I ritardi riguardano proprio questo 10%. I 28,7 milioni di rimborsi sono bloccati non perché le associazioni di soccorso non abbiano presentato le necessarie pezze giustificative, come sostiene l’assessore Bertolaso, che, rispondendoci, ha provato a scaricare tutto il peso dei ritardi sui volontari – continua Vallacchi –. La verità è più complessa: la presentazione dei rendiconti funziona a scaglioni, su base annuale. Ciò significa che presentare le richieste di rimborso per l’anno corrente non è possibile finché il rimborso degli anni precedenti non è stato verificato ed erogato. Così si inchioda, di fatto, il processo di rendicontazione con un impatto pesantissimo sui bilanci delle associazioni”.

Per quanto riguarda Lodi, la cifra da erogare, a giugno 2023, si attestava sui 624mila euro, suddivisa tra Anpas, 133mila euro, Cri, 351mila, Croce Bianca Milano, 16mila, Misericordia, 122mila. “Probabilmente qualcosa è arrivato in questi ultimi due mesi, perché Bertolaso ci ha detto che, nel frattempo, Regione ha ristornato 2 milioni di euro, distribuiti su tutta la Lombardia, ma sempre pochissimo, rispetto a quanto deve”, fa sapere la consigliera Pd.

Tra l’altro, “sono tutte realtà che lavorano su base volontaria, prestando un servizio cruciale, ma chiaramente hanno dei bilanci da far quadrare. I controlli sui rimborsi di soldi pubblici sono una procedura necessaria e imprescindibile, ma questo non può trasformarsi in un’attesa burocratica infinita e troppo lenta che rischia di paralizzare le associazioni”.