“Bisogna assolutamente intervenire a sostegno delle micro, piccole e medie imprese lombarde": lo ribadisce la consigliera regionale lodigiana, Roberta Vallacchi.

"Anche quelle lodigiane vanno supportate in ogni modo, perché il momento storico è complicato per tutti, con misure aggiuntive rispetto a quelle già in atto che vadano a dare risposte mirate alla piccola imprenditoria territoriale. Se Regione dà i riscontri che le aziende si aspettano, non ho alcun dubbio sul fatto che almeno una spinta verso il futuro ai nostri imprenditori può arrivare”à

Ne è convinta la Vallacchi che a questo proposito ha depositato un ordine del giorno al bilancio di previsione, in discussione la prossima settimana, nato dopo un confronto con Lodi Export, in cui chiede precisi impegni alla Giunta regionale e al presidente.

“Come primo intervento sollecito Regione a integrare le misure a sostegno dell’export delle micro, piccole e medie imprese lombarde. Come si può fare? Naturalmente mettendoci risorse, ma soprattutto prevedendo misure concrete. Ad esempio, una può riguardare il supporto alla partecipazione in forma singola – e non, come stabilisce una delibera regionale, tramite la partecipazione in forma aggregata di 8 imprese, perché non è fattibile in un territorio come il lodigiano – a qualunque fiera, purché internazionale, o alle missioni imprenditoriali, che siano organizzate proprio come viaggi all’estero finalizzati a incontrare importatori locali selezionati”, spiega la dem.

“Poi c’è tutto il fondamentale aspetto della formazione. Serve, secondo noi, una misura aggiuntiva rispetto ai voucher aziendali a catalogo, quelli della formazione continua per intenderci. E deve essere flessibile, rapidamente attivabile, prevedere la possibilità di acquistare corsi brevi di formazione in grado di sostenere le micro e Pmi che, a seguito dell’apertura di un nuovo mercato, necessitino di una integrazione delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori”, aggiunge Vallacchi.

“Ricordo che secondo i dati dell’Aggiornamento congiunturale 2025 della Banca d’Italia, il valore delle esportazioni della Lombardia è rimasto pressoché invariato rispetto al 2024, con un aumento delle vendite nei Paesi dell’Unione europea e un calo complessivo di quelle nel resto del mondo. In particolare, nei primi nove mesi del 2025 le tensioni commerciali connesse con l’aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti hanno avuto riflessi negativi sulle vendite complessive di circa il 37% delle imprese industriali. La quota sale a oltre il 50% per quelle che esportano nel mercato statunitense. E oltre la metà delle aziende che vendono negli Stati Uniti si aspetta una riduzione delle esportazioni. Per questo il sostegno all’export è una delle azioni di più forte impatto a sostegno delle imprese lombarde, le quali nel 2024 hanno esportato beni e servizi per un importo pari a 164 miliardi di euro”, conclude la consigliera Pd.