“Lo stop al progetto di ampliamento dell’inceneritore di Castiraga Vidardo rappresenta un importante successo per il territorio e per la sua comunità. È il risultato di un impegno collettivo che ha coinvolto cittadini, associazioni ambientaliste, amministrazioni locali e tutte le forze politiche, a ogni livello istituzionale”.
A rivendicare il traguardo sono gli esponenti del Partito Democratico lodigiano – il deputato Lorenzo Guerini, la consigliera regionale Roberta Vallacchi e il segretario provinciale Andrea Ferrari – che sottolineano come “questa vittoria sia il frutto di un grande lavoro di squadra, iniziato dal basso e portato avanti con determinazione in tutte le sedi”.
“La sindaca di Castiraga Vidardo – ricordano – ha avuto il merito di coinvolgere fin da subito tutti i sindaci del territorio, insieme alle associazioni ambientaliste. Fondamentale il lavoro del Comitato per l'ambiente del Comune di Castiraga Vidardo. In seguito, la nostra segreteria provinciale ha costruito un percorso condiviso con tutte le forze politiche e coinvolgendo tutti i livelli istituzionali”.
Sul piano istituzionale, l’azione del PD si è articolata su più fronti: con l’interrogazione parlamentare e l’incontro con il ministro dell’Ambiente promossi dal parlamentare Guerini e con l’intervento della consigliera regionale Vallacchi, che già nel giugno 2023 aveva interrogato l’assessore regionale appena insediato.
“Il ruolo della Regione Lombardia è stato poi fondamentale – aggiungono i dem –: anche grazie al coinvolgimento di tutte le forze politiche, è intervenuta nel 2024, approvando una modifica normativa nell’ambito della legge di revisione ordinamentale, che ha avuto un ruolo decisivo”.
“Un grande lavoro collettivo – ribadiscono – che ha portato, nel gennaio 2025, alla riuscita della grande manifestazione di protesta che si è svolta tra Castiraga Vidardo e Sant’Angelo lodigiano e che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadine e cittadini, a testimonianza della forte opposizione del territorio al progetto”.
“Decisivo – concludono Vallacchi, Guerini e Ferrari – è stato naturalmente il ruolo della Provincia, che ha saputo coordinare con rigore l’iter autorizzativo, fino alla definizione del Piano territoriale di coordinamento provinciale poi recepito da Regione Lombardia. Ora l’attenzione resta alta, perché sarà fondamentale affrontare con determinazione anche i ricorsi annunciati dalla multinazionale Itelyum”.
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