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TRENORD, ANCORA TROPPE CRITICITÀ

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Sabato 15 Maggio 2021

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“Il servizio offerto da Trenord è sicuramente rimunerativo per la società (Trenord ha registrato un incremento del tesso copertura ricavi/costi del +6% passando ad un 49% contro il 35% imposto per legge ndr), ma tuttavia gli investimenti non sono chiari e la risoluzione di molte criticità è ancora lontana”.

A spiegarlo sono stati i consiglieri del M5s di Regione Lombardia Gregorio Mammì e Marco Degli Angeli, vicepresidente del comitato paritetico di controllo e valutazione nel commentare la relazione n. 113 del Comitato Paritetico la quale descrive la situazione al 2019, raffrontandola al biennio 2017-2018.

Spiega Degli Angeli: “Dalla relazione del Comitato emergono alcuni elementi positivi, ma anche diverse criticità che andranno attenzionate. Numeri alla mano, Trenord ha diminuito le corse effettuate in treno, a vantaggio di quelle effettuate con il bus”.

Un fenomeno, questo, che riguarda principalmente Pavia, Lodi, Cremona e Mantova e che nasce per sopperire ad alcune criticità della rete ferroviaria.

“Si tratta di una variazione - spiegano Mammì e Degli Angeli - che passa dal 95% all’88% sul totale per cercare di limitare e risolvere i problemi evidenziati negli anni orribili 2017/2018. Ci auguriamo che tutto questo non sia frutto di un disinteresse del passato, verso alcune linee che sono state considerate di serie B.

Aggiunge Degli Angeli: “Dalla relazione è inoltre emerso che sono diminuite le soppressioni dei treni, il che ha portato a una netta riduzione delle penali e delle trattenute: dai 27 milioni del 2018 si è scesi ai 15 milioni del 2019.

“Un valore sicuramente dimezzato - sottolineano i due consiglieri pentastellati -, ma che è ancora lontano rispetto ai risultati ottenuti nel biennio 2016-17, rispettivamente di 6,55 e 8,30 milioni”.

Per Degli Angeli: “Quello che vedo è il tentativo di massimizzare i ricavi, a spese dei cittadini, dando però loro poche rassicurazioni sulle tempistiche inerenti la soluzione dei problemi”. Dello stesso avviso Gregorio Mammì, il quale ha precisato: “Non è stato affrontato il tema della manutenzione dei rotabili e bisognerà aspettare il 2024 per vedere quelli nuovi, ma nel frattempo i passeggerei sono in aumento, nonostante i tagli di alcuni servizi e di diverse linee. Oggi si discute del nuovo contratto di servizio di Trenord, in scadenza entro fine anno, ma non si ha contezza del Piano industriale dell’azienda che, secondo noi, dovrebbe essere di portata almeno decennale per poter programmare il modello di mobilità sostenibile dei cittadini lombardi”.

Concludono Degli Angeli e Mammì: “I cittadini sono pronti ad una transizione ecologica, ma il servizio ferroviario sembra non esserlo: spesso non è garantito un buon accesso alle persone con disabilità né sono stati effettuati adeguati interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Considerando che i ricavi registrati sono superiori al minimo nazionale e che i lombardi si stanno muovendo verso il trasporto su rotaia riteniamo che gli investimenti debbano aumentare focalizzandosi soprattutto sulla sicurezza, dei pendolari e dei dipendenti Trenord, sulla qualità e sul servizio”.

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