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TROPPA PASSIVITÀ E INERZIA

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Giovedì 02 Luglio 2020

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Un’interrogazione che chiede conto dell’allargamento, mai effettuato dalla Lombardia, della zona rossa di Codogno a 9 Comuni compresi tra le province di Lodi e Cremona (Santo Stefano Lodigiano, San Rocco al Porto, Corno Giovine, Cornovecchio, Caselle Landi, Pizzighettone, Formigara, Gombito, Brembio, Pizzighettone, Formigara, Gombito).

A depositarla perché “è fondamentale far chiarezza” il consigliere regionale del M5S Lombardia Marco Degli Angeli che spiega: “L’allargamento della zona rossa di Codogno ad altri 9 comuni tra la provincia di Cremona e di Lodi è un nodo centrale,  l’Assessore Gallera e il Presidente Fontana ci rispondano con tutta la documentazione evitando i voli pindarici che li hanno ormai resi noti sui piccoli e grandi schermi”.

“Un audio diffuso da una testata nazionale conferma che i vertici regionali sedevano regolarmente ai tavoli con il Governo e le decisioni venivano prese di concerto.

Da parte di Regione Lombardia c’è stata troppa passività e inerzia: la provincia di Cremona, sin dal paziente uno, aveva un trend vertiginosamente in crescita di casi positivi al Covid e risulta ad oggi la provincia con il maggior rapporto tra positivi accertati e numero di abitanti. Regione poteva preservare maggiormente i cittadini dei comuni più colpiti. Aveva e conserva tutt’oggi, le prerogative per poterlo fare ed il Governo era già pronto ad inviare tutti gli uomini necessari”, conclude Degli Angeli.

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