"La lotta contro il raffazzonato progetto di ipermercato (7.400 mq di superficie commerciale) e immenso parcheggio a raso della Giunta ci ha fatto scoprire comunità: associazioni, commercianti, professionisti, cittadini di una città che vuol diventare sempre più bella e vivibile. Da qui proseguiremo, non solo per continuare a batterci, nel coordinamento LodiVivibile, ma anche e soprattutto per continuare a sviluppare proposte e progetti condivisi. Con o senza il Comune se – e ce ne dispiace – continuerà a essere sordo alle voci del territorio.

Una tra le tante. Mettiamo in rete i negozi e le attività economiche con radici nei quartieri e nel lodigiano, lanciamo un movimento “shop local Lodi” o se volete “ScegliLodi”, come a Milano (https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_settembre_13/alternativa-a...). Un movimento rafforzato e appoggiato dal Comune proprio all'indomani del lockdown. Come a Piacenza, la cui giunta (in questo caso di centro destra) ha deciso dopo la pandemia lo stop ad ogni nuoco supermercato in città.

#ScegliLodi, o che dir si voglia, deve poter informare l'apertura dei negozi, la disponibilità di merci, fare ordini, in alcuni casi ordinare on line, scegliere e ordinare al negozio l'invio a casa, gratuito per anziani e disabili e, soprattutto, premiare chi acquista con gratitudine e premi locali, sostegno al volontariato per la città, accesso agevolato all'aiuto o ai servizi locali, erogati dal pubblico o dal privato sociale (socio assistenziale, mobilità, pulizia, acqua, energia, cultura, verde, artigianato...). Serve per stare insieme e vivere meglio insieme. Alla rete devono far parte anche i minimarket di quartiere. Alla rete deve dare di più chi è più grande e ricco: quindi, se vogliono aderire, i supermercati più grandi, devono offrire di più dei servizi inclusi nelle loro carte fedeltà. Perché, come dice la pubblicità, “una comunità è di più di un supermercato”.

Circolo Legambiente LodiVerde