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"UNITI PER IL LODIGIANO"

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Venerdì 17 Dicembre 2021

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A seguito dei grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi 5 anni, la Provincia di Lodi è rimasta a metà della sua trasformazione.

Nel tempo è nato un forte dibattito su quale sia la destinazione più appropriata per il nostro territorio; a fronte di una scomparsa dell’ente, negli ultimi anni, dalla scena territoriale e alla mortificazione della sua funzione di coordinamento, restando impotente o silente di fronte all’impoverimento dei servizi faticosamente conquistati in 25 anni di autonomia territoriale, là dove ci si confronta con la grande Area Metropolitana di Milano, appare chiaro quanto sia importante recuperare un’idea di territorio, a tutela dei cittadini e delle comunità tutte.

Occorre recuperare il grande potenziale del territorio lodigiano e il ruolo di coordinamento della Provincia e del capoluogo Lodi, realtà centrali che possono condividere competenze ed esperienze al servizio del territorio e dei Comuni. E’ questa la premessa fondamentale dell’azione che la lista Uniti per il Lodigiano, espressione del centrosinistra per la partecipazione alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale che si terranno il 18 dicembre, si propone di promuovere per ricostruire e rilanciare il nostro “sistema territoriale”, riattivando una capacità di proposta che riaffermi le nostre peculiari vocazioni, restituisca protagonismo alle comunità locali e ci proietti verso un futuro di opportunità di crescita economica e occupazionale, sostenibilità ambientale, solidarietà nell’affrontare i problemi e sviluppo della socialità.

Colmare il vuoto lasciato da una amministrazione assente In questi anni l’assoluta mancanza dell’azione di coordinamento territoriale da parte della Provincia è stata un elemento oggettivo, al di là del “limbo” di incertezza e ridimensionamento di alcune funzioni causato dalla bocciatura della proposta referendaria di riforma dell’ente provinciale.

Questa grave assenza è stata percepita con profondo disagio dai Comuni, che sono stati privati del riferimento ad un centro di responsabilità istituzionale consapevole del suo ruolo nei confronti delle comunità locali, come è stato dimostrato (tra le tante circostanze) anche durante la terribile esperienza del lock down, in cui solo la solidarietà e la cooperazione tra le amministrazioni comunali ha saputo supplire a questa lacuna. E’ giunto il momento di superare questa condizione, avendo ben chiaro che l’autorevolezza della Provincia non è solo una questione di efficienza operativa (che certamente conta e altrettanto sicuramente può essere penalizzata da difficoltà esterne), ma soprattutto di presenza istituzionale a supporto di tutto il sistema territoriale, specie sui grandi temi che riguardano le politiche di prossimità, vale a dire proprio quelle che allo scoppio della pandemia hanno rivelato tutte le loro inadeguatezze e criticità, ad oggi ancora irrisolte. Il nostro obiettivo è quello di “abbattere i muri” delle contrapposizioni politiche per riattivare quelle sinergie e convergenze che in passato hanno fatto della Provincia una risorsa davvero di tutto il territorio, lavorando insieme in un clima di leale collaborazione istituzionale, portando dentro il nuovo Consiglio Provinciale che uscirà dal voto del 18 dicembre questa rinnovata volontà di impegno condiviso. In questa prospettiva, auspichiamo anche una ripresa di positivo protagonismo da parte del Comune di Lodi, che deve tornare ad esprimere ed esercitare quella leadership costruttiva che il capoluogo deve saper mettere al servizio del territorio, guidandone con senso di responsabilità il cammino verso le grandi trasformazioni che il futuro proporrà al Lodigiano.

Costruire futuro, riattivando una progettualità che è stata azzerata Proprio mentre si profilano all’orizzonte grandi ed imperdibili opportunità di finanziamento, la Provincia non ha ancora saputo mettere al centro della discussione un’idea di identità del territorio ed una indicazione di interventi di valorizzazione e di rilancio coerenti con gli assi strategici del Pnrr. Venendo ancora una volta meno al suo ruolo e disattendendo gli impegni nei confronti dei Comuni, l’amministrazione di centrodestra non ha saputo né tracciare rotte per il futuro né produrre idee e strategie per trasformare in progetti concreti l’aspirazione a proiettare il Lodigiano verso nuovi scenari di crescita e qualità di vita, con il giusto equilibrio tra esperienza della tradizione e investimento nell’innovazione. Si tratta di un vuoto che deve essere assolutamente colmato, con una ripresa di progettualità che guardi innanzitutto al grande tema della “svolta verde” per misurarci con i cambiamenti ai quali inevitabilmente anche il Lodigiano è chiamato, facendo leva su identità territoriale, momenti coordinati di pianificazione e strumenti di intervento efficenti. Di seguito una sintesi delle proposte di Uniti per il Lodigiano (a questo link la lista dei candidati al Consiglio Provinciale: https://unitiperillodigiano.wordpress.com/).

UN LODIGIANO DI PROSSIMITA’: ACCESSIBILE, BEN COLLEGATO E SERVITO

Per rivitalizzare le zone più periferiche è necessario combattere l’isolamento e favorire l’economia locale e le strategie sovracomunali per l’accesso a servizi e collegamenti, attraverso: - mappatura delle “zone omogenee” per una razionale organizzazione di servizi comuni; - linee circolari di trasporto pubblico create in base alle caratteristiche di tali zone; - creazione di “reti di volontariato” per il supporto ai servizi alle fasce più vulnerabili della popolazione; - convenzione sovracomunali per la gestione di servizi di area.

UN LODIGIANO DIGITALE: SERVIZI MIGLIORI, PER TUTTI

- campagna per la massima diffusione dell’accreditamento al sistema di “identità digitale” per l’accesso ai servizi pubblici; - mappatura, analisi costante e coordinamento a livello territoriale dei servizi digitali erogati dai Comuni; - iniziative per favorire la connessione digitale in tutte le aree del Lodigiano.

SPOSTARSI BENE PER VIVERE MEGLIO: IL TRASPORTO PUBBLICO NEL LODIGIANO

- investimenti per potenziare e articolare in modo efficace l’offerta di TPL (anche con prestazioni a domanda per le aree che stanno ai margini degli itinerari più serviti); - promozione della mobilità condivisa (sharing); - miglioramento del confort e della sicurezza (wi-fi a bordo dei mezzi, riqualificazione di fermate e terminal, videosorveglianza); - riconversione ecologia delle flotte (elettrico per il servizio urbano, biometano per l’extraurbano).

LAVORO E FORMAZIONE: IL MOTORE DELLA RIPRESA

Creare un nuovo sistema di coordinamento della formazione professionale, dei servizi di orientamento, della lotta alla dispersione scolastica e delle politiche attive del lavoro, a partire dagli enti pubblici (la Provincia con i Centri per l’Impiego, il Consorzio di Formazione Professionale, i servizi Informagiovani), per dare vita ad un vero e proprio piano di azione per le ripresa occupazionale, valorizzando funzioni come il ricollocamento professionale ed il contratto di apprendistato ed aiutando il tessuto delle piccole e medie imprese a esprimere le sue potenzialità, anche con il supporto di un “hub” per l’innovazione di prodotto, di processo e di accesso ai mercati.

COLTIVARE SOSTENIBILITA’: AGRICOLTURA, AMBIENTE ED ENERGIA

Anche in questo ambito è necessario che la Provincia riscopra il suo ruolo di coordinamento delle parti sociali e di facilitazione dello sviluppo territoriale, con particolare attenzione al comparto agroalimentare, rilanciando la vocazione del Parco Tecnologico Padano a ricerca ed innovazione, sviluppando i progetti di rimboschimento e naturalizzazione, affermando le buone pratiche urbanistiche di contenimento del consumo del suolo, estendendo all’intero territorio le positive esperienze delle Comunità Energetiche.

FORMARE I CITTADINI DI DOMANI, COSTRUIRE LA SOCIETA’ DI OGGI: SCUOLA, CULTURA, UNIVERSITA’

- adeguare la costruzione dell’offerta formativa a bisogni e peculiarità del territorio; - dare stabilità e costanza ai programmi di manutenzione dell’edilizia scolastica; - creare nuovi spazi di aggregazione e sperimentazione per i giovani; - investire con determinazione nell’integrazione del Polo Universitario di Lodi con la vita della città e del territorio.

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